Nel costante tentativo di diversificare la propria catena di produzione e ridurre la dipendenza dalla Cina, Apple sta dirigendo lo sguardo verso nuovi orizzonti. Dopo il successo dell’espansione in India, l’azienda di Cupertino sta ora valutando seriamente la possibilità di trasferire parte della sua produzione anche in altre nazioni asiatiche, tra cui l’Indonesia e il Vietnam.
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La mossa strategica di Apple: ridurre i rischi geopolitici
Il CEO di Apple, Tim Cook, ha recentemente risposto positivamente alla richiesta del presidente indonesiano Joko Widodo, annunciando che l’azienda esaminerà attentamente la possibilità di avviare la produzione in Indonesia. Questa mossa non è casuale: Apple è consapevole dei rischi geopolitici legati alla concentrazione eccessiva della produzione in un unico Paese, soprattutto considerando le crescenti tensioni tra Cina e Stati Uniti.
Dalla Cina all’Asia del Sud-est: un cambio di rotta necessario
Nonostante la Cina continui a rappresentare un mercato cruciale per Apple, con circa il 20% delle vendite totali, l’azienda sta cercando attivamente di ridurre la sua dipendenza da questo Paese. Secondo quanto riportato da Business Insider, fino al 2023 la maggior parte degli iPhone, Mac e iPad era ancora prodotta in Cina. Tuttavia, la decisione di espandersi verso l’India, il Vietnam e ora l’Indonesia dimostra il chiaro intento di Cupertino di ridurre il proprio legame con Pechino.
Sfruttare nuove opportunità di mercato
La produzione in Indonesia potrebbe aprire nuove porte per Apple, consentendole di accedere a un vasto mercato nel Sud-est asiatico. Con oltre 650 milioni di consumatori potenziali, questa regione rappresenta un’opportunità significativa per l’azienda di ampliare la propria presenza e aumentare le vendite.
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