Le elezioni presidenziali statunitensi del 2024 stanno vedendo un attore inedito emergere come uno dei protagonisti principali: le criptovalute. Mentre le aziende di questo settore continuano a guadagnare terreno, anche l’influenza politica che esercitano è in crescita, e le donazioni ai candidati elettorali sono diventate un’arma potente nella loro strategia.
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L’ascesa delle criptovalute nell’arena politica
Solo pochi anni fa, parlare di criptovalute nel contesto politico sembrava quasi un tabù. Tuttavia, oggi la situazione è radicalmente cambiata. Jonathan Padilla, un volto noto nel settore crypto, ha partecipato alla recente Convention del Partito Democratico a Chicago, diventando una sorta di ambasciatore informale delle criptovalute. Con un background in aziende come PayPal e ora alla guida di Snickerdoodle Labs, Padilla è un esempio di come le criptovalute abbiano fatto il salto da fenomeno di nicchia a parte integrante del discorso politico.
Padilla ha persino creato Crypto4Harris, un gruppo di pressione nato per sostenere Kamala Harris, attuale vicepresidente e candidata democratica alle prossime elezioni. L’obiettivo è chiaro: assicurarsi che le criptovalute ricevano l’attenzione e la regolamentazione necessarie per prosperare. Questo riflette un cambiamento significativo nell’atteggiamento dei politici statunitensi, che ora riconoscono l’importanza di un settore che muove miliardi di dollari e influenza una crescente fetta dell’elettorato.
Donazioni e super PAC: La strategia politica delle criptovalute
Nel 2024, le criptovalute non si limitano più a essere un argomento di discussione: sono diventate un fattore determinante nelle donazioni elettorali. Secondo un’analisi di Public Citizen, le aziende del settore crypto sono state responsabili del 48% delle donazioni aziendali in questo ciclo elettorale. Questo dato è sorprendente, soprattutto se si considera che il settore è relativamente piccolo rispetto a giganti come la finanza tradizionale o il settore energetico.
L’enorme flusso di denaro proveniente dalle criptovalute si è concentrato in tre super PAC principali: Fairshake, Protect Progress, e Defend American Jobs. Questi super PAC non possono donare direttamente ai candidati, ma possono spendere somme illimitate per promuoverli. La strategia è semplice: sostenere politici favorevoli alle criptovalute e indebolire chi si oppone al settore.
Il caso di Fairshake è emblematico: con oltre 200 milioni di dollari raccolti, è il super PAC più finanziato di questo ciclo elettorale. Coinbase e Ripple, due dei maggiori player del settore, sono tra i principali donatori, con Coinbase che ha contribuito con ben 45 milioni di dollari. Tuttavia, questa ingente donazione ha attirato l’attenzione della Commissione Elettorale Federale (FEC), con accuse di violazione delle leggi sul finanziamento delle campagne elettorali.
Le sfide legali e il ruolo della SEC
Sotto l’amministrazione Biden, le aziende di criptovalute hanno dovuto affrontare una serie di sfide legali e regolamentari. La Securities and Exchange Commission (SEC), guidata da Gary Gensler, ha avviato numerose azioni legali contro le aziende del settore, inclusa Coinbase. Queste azioni hanno alimentato il sentimento di incertezza e frustrazione all’interno dell’industria, spingendo molti a vedere nelle elezioni del 2024 un momento decisivo per il futuro delle criptovalute negli Stati Uniti.
Le aziende del settore sperano che con una legislazione più favorevole, si possa porre fine al dibattito sulla classificazione delle criptovalute e sulle regole a cui devono sottostare. Fairshake e altri super PAC stanno investendo pesantemente per assicurarsi che i politici eletti nel 2024 siano favorevoli a una regolamentazione che permetta al settore di prosperare.
La battaglia tra i candidati: Trump vs. Harris
Nella corsa presidenziale, le criptovalute stanno diventando un tema divisivo. Da un lato, Donald Trump ha iniziato a presentarsi come il “presidente delle criptovalute”, promettendo di trasformare gli Stati Uniti nella “capitale crypto del pianeta” se verrà rieletto. Questo segna un cambio di rotta rispetto al passato, quando Trump definiva i bitcoin una “truffa”. Le sue promesse includono la creazione di una riserva nazionale di bitcoin e il licenziamento di Gary Gensler, una figura vista come un ostacolo dall’industria.
Dall’altro lato, i sostenitori delle criptovalute tra i democratici, come Padilla e il suo gruppo Crypto4Harris, stanno cercando di dimostrare che Trump non è l’unica opzione per gli appassionati di criptovalute. Kamala Harris, pur non avendo ancora preso una posizione chiara sul tema, potrebbe rappresentare una scelta più affidabile per il settore. Un suo consigliere ha recentemente dichiarato che Harris sostiene politiche che permettano alle tecnologie emergenti, come le criptovalute, di crescere.
L’influenza delle criptovalute sulle primarie e le elezioni locali
L’impatto delle criptovalute non si limita alla corsa presidenziale. Fairshake ha già mostrato il suo potere nelle elezioni locali, spendendo milioni di dollari in spot elettorali contro candidati che si sono opposti al settore. Un esempio è Katie Porter, deputata democratica della California, che ha perso le primarie dopo che Fairshake ha investito 10 milioni di dollari in una campagna contro di lei. Porter è stata criticata per la sua posizione anti-crypto, in particolare per aver co-sponsorizzato un’indagine sugli effetti del mining di criptovalute sulla rete energetica del Texas.
Lo stesso destino è toccato ai deputati Jamaal Bowman e Cori Bush, entrambi democratici che hanno votato contro una proposta di legge che avrebbe chiarito la giurisdizione della SEC sulle criptovalute. Anche in questo caso, Fairshake ha speso milioni di dollari in campagne pubblicitarie per influenzare il risultato delle primarie.
L’orizzonte 2024: Un bivio per le criptovalute negli Stati Uniti
Le elezioni del 2024 rappresentano un momento cruciale per il futuro delle criptovalute negli Stati Uniti. L’industria è determinata a garantire che i prossimi quattro anni vedano l’implementazione di una legislazione favorevole che permetta al settore di prosperare. Tuttavia, rimane da vedere se il candidato che alla fine conquisterà la Casa Bianca sarà in grado di mantenere le promesse fatte durante la campagna elettorale.
La corsa tra Trump e Harris è solo una parte del quadro. Anche le elezioni per il Congresso e le altre cariche locali potrebbero avere un impatto significativo sul futuro delle criptovalute. I sostenitori del settore stanno investendo massicciamente per assicurarsi che i candidati eletti siano favorevoli a una regolamentazione che permetta alle criptovalute di continuare a crescere. Il 2024 potrebbe segnare un punto di svolta per le criptovalute, non solo negli Stati Uniti, ma a livello globale.