Meta lancia Llama 3.1: l’AI open source che rivoluziona il settore

Il rilascio di Llama 3.1 da parte di Meta segna un momento cruciale nel settore dell'intelligenza artificiale.
cervello intelligenza artificiale

Meta, il colosso tecnologico guidato da Mark Zuckerberg, ha recentemente presentato Llama 3.1, un modello di intelligenza artificiale di grandi dimensioni che gli sviluppatori potranno utilizzare gratuitamente per le loro applicazioni. Questa mossa strategica si distingue dall’approccio di molte altre aziende nel settore dell’AI, che tendono a mantenere i loro modelli chiusi e a pagamento. Vediamo più da vicino le caratteristiche di questa ai e le implicazioni di questo rilascio.

L’approccio aperto di Meta

Un cambiamento di paradigma nell’AI

La decisione di Meta di rendere disponibile Llama 3.1 in modalità open source rappresenta un significativo cambiamento di paradigma nel mondo dell’intelligenza artificiale. Mark Zuckerberg ha paragonato il rilascio di Llama 3.1 all’ascesa di Linux, il sistema operativo open source che ha rivoluzionato il settore tecnologico alla fine degli anni Novanta e all’inizio degli anni Duemila. Proprio come Linux è diventato fondamentale per il cloud computing e il sistema operativo mobile Android, Zuckerberg prevede che l’intelligenza artificiale open source avrà un impatto simile.

Le preoccupazioni sulla sicurezza

Nonostante le potenzialità di Llama 3.1, non mancano le preoccupazioni legate alla sicurezza. L’apertura del modello potrebbe infatti facilitare l’uso improprio della tecnologia. Meta ha sottoposto Llama 3.1 a rigorosi test di sicurezza per evitare che produca risultati dannosi, ma il modello può comunque essere modificato per rimuovere le protezioni. Dan Hendrycks, direttore del Center for AI Safety, ha affermato che il rilascio di Llama 3.1 permetterà ai ricercatori di condurre studi sulla sicurezza dell’AI, un settore di ricerca sempre più importante.

Le caratteristiche di Llama 3.1

Potenza e dimensioni del modello

Llama 3.1 è un modello di intelligenza artificiale di grandi dimensioni con 405 miliardi di parametri, o elementi modificabili. Meta ha già distribuito due versioni più piccole di Llama 3, una con 70 miliardi di parametri e l’altra con 8 miliardi. Questa nuova versione rappresenta un significativo miglioramento rispetto alle precedenti, offrendo una potenza di calcolo senza precedenti.

Accessibilità e hosting

Sebbene Llama 3.1 sia troppo grande per essere eseguito su un normale computer, Meta ha collaborato con diversi fornitori di cloud, tra cui Databricks, Groq, AWS e Google Cloud, per offrire opzioni di hosting che consentano agli sviluppatori di utilizzare versioni personalizzate del modello. Questo approccio rende il modello accessibile a una vasta gamma di utenti, aumentando le possibilità di innovazione e sviluppo nel settore dell’AI.

Le limitazioni dell’open source

È importante notare che, sebbene Llama 3.1 sia disponibile in modalità open source, Meta ha imposto alcune restrizioni al suo utilizzo. Stella Biderman, direttrice esecutiva del progetto AI open source EleutherAI, ha sottolineato che una modifica all’ultima licenza di Meta consentirà agli sviluppatori di addestrare i propri modelli utilizzando Llama 3.1, un’opzione che la maggior parte delle aziende di AI attualmente vieta. Tuttavia, ci sono ancora limitazioni sull’uso commerciale del modello.

Le implicazioni per il settore dell’AI

Un’alternativa alle soluzioni commerciali

Llama 3.1 offre una valida alternativa alle soluzioni commerciali di aziende come OpenAI, Google e Anthropic. Meta afferma che le capacità di Llama 3.1 sono pari a quelle delle migliori offerte commerciali dei concorrenti. In alcuni parametri di riferimento che misurano i progressi dell’AI, Llama 3.1 risulta essere l’AI più intelligente in circolazione.

La reazione della comunità scientifica

La comunità scientifica ha accolto con entusiasmo il rilascio di Llama 3.1. Percy Liang, professore associato dell’Università di Stanford che si occupa di AI open source, ha dichiarato che se il nuovo modello si dimostrerà capace quanto gli LLM leader nel settore, tra cui GPT-4 di OpenAI, molti sviluppatori potrebbero passare all’AI di Meta. Liang ha affermato che sarà interessante vedere come si sposterà l’utilizzo.

Un passo verso l’integrazione

Sebbene Llama 3.1 non sia “multimodale” e non possa gestire immagini, audio e video come alcuni dei modelli più recenti di OpenAI e Google, Meta afferma che il modello è significativamente migliore dei rivali quando si tratta di utilizzare altri software, come i browser. Questa caratteristica potrebbe rendere l’AI di Meta più utile in diversi contesti applicativi.

I rischi di un’AI senza vincoli

Le preoccupazioni di Geoffrey Hinton

Non tutti sono ottimisti riguardo al rilascio di Llama 3.1. Geoffrey Hinton, vincitore del premio Turing e pioniere dell’intelligenza artificiale, ha espresso preoccupazione per i rischi legati ai modelli di AI senza restrizioni. Hinton, che ha lasciato Google per sensibilizzare sui possibili pericoli dell’AI, ha dichiarato che i modelli non possono essere controllati allo stesso modo dei software open source tradizionali e che alcuni scopi per cui potrebbero essere utilizzati sono molto negativi.

La posizione di Meta sulla sicurezza

Meta ha cercato di mitigare queste preoccupazioni introducendo le precedenti versioni di Llama con cautela e sottoponendo il modello a rigorosi test di sicurezza. L’azienda ha affermato che non ci sono prove che i suoi modelli facilitino lo sviluppo di armi e ha dichiarato che rilascerà nuovi strumenti per aiutare gli sviluppatori a moderare i risultati dei modelli e bloccare i tentativi di violare le restrizioni. Jon Carvill, portavoce di Meta, ha dichiarato che l’azienda deciderà caso per caso se lanciare o meno modelli futuri.

L’importanza della ricerca sulla sicurezza

Dan Hendrycks ha sottolineato che il lancio di Llama 3.1 consentirà ai ricercatori al di fuori delle grandi aziende tecnologiche di condurre ricerche sulla sicurezza dell’AI. Questo è un aspetto fondamentale per comprendere e mitigare i rischi futuri legati all’intelligenza artificiale. La disponibilità di Llama 3.1 in modalità open source rappresenta quindi un’opportunità unica per avanzare nella ricerca sulla sicurezza e sviluppare soluzioni innovative per proteggere la società dagli usi impropri della tecnologia.

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